Svevi
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ORIGINI
Gli Svevi, chiamati anche Suebi, erano una popolazione germanica proveniente da un antico ducato, la Svevia,
in Germania.
Non costituivano un unico popolo, ma erano per di più distinti in tribù con nomi diversi, pur chiamandosi,
nel loro complesso, Svevi.

CARATTERISTICHE
Una caratteristica di questa gente era piegare i capelli da un lato e stringerli in un nodo.
Così gli Svevi si differenziavano dagli altri Germani; così, fra gli Svevi, i liberi dagli schiavi.
Un'usanza del genere si riscontrava presso altri popoli ma non si abbellivano per amare o farsi amare, bensì per aumentare l'imponenza e incutere timore agli occhi del nemico quando andavano in guerra.

MIGRAZIONI
Gli Svevi migrarono verso sud, nell’intera zona centro-europea e in particolare nell’area nord e ovest del Reno dove vissero per moltissimi anni, ma successivamente attraversarono i Pirenei e penetrarono nella Penisola Iberica.

ORGANIZZAZIONE SOCIALE
Gli Svevi vivevano in piccole unità familiari o tribali, non esisteva una lingua scritta e c’era un grande rispetto verso la storia mitologica che veniva tramandata con delle canzoni.
La loro economia si basava sull’allevamento e commerciavano ambra, vetro e metalli.
Le case erano di legno e parecchio rozze ma lontane l’una l’altra per eventuali diffusioni di fuoco a causa di incendi improvvisi.
In caso di guerra, le varie tribù decidevano un re e i suoi ufficiali.
L’arma tipica era un’ascia, poi c’erano spade e giavellotti e lance chiamate col nome di “framea”.
I guerrieri più ricchi e più nobili possedevano cavalli, carrozze ed elmetti di cuoio per le battaglie
mentre in generale l’equipaggiamento era semplice.

RELIGIONE
Il popolo svevo prima di convertirsi al Cristianesimo, ponendo così fine alle tensioni seguite alla conversione all'Arianesimo, non aveva templi o luoghi sacri ma aveva un’idea che la natura fosse sacra.
I Suebi adottarono quasi subito la lingua ibero-romanza locale infatti sono rimaste poche tracce della lingua germanica parlata in precedenza.